Quanto è difficile…

Cominci a leccarlo, poi capisci che è meglio succhiarlo. Provi a infilarlo, ma non ci riesci mai al primo tentativo. Allora lo succhi ancora con più forza, per bagnare per bene la punta. E riprovi. Ecco, finalmente è entrato!

Quanto è difficile infilare un filo nella cruna di un ago…

Nostalgia canaglia

Una coppia sposata da diversi decenni sta cenando nel patio della propria villa, ma lui è pensieroso. Lei gli chiede a cosa sta pensando e lui decide di aprirsi.

“Non fraintendermi, ma pensavo a una cosa. Anche se ora viviamo in una villa con piscina, facciamo tre viaggi all’anno, guido una porsche, televisore al plasma da 80 pollici, un conto in banca di tutto rispetto e ogni agio… beh, non so come dirlo, ma ricordo con nostalgia quando 40 anni fa, appena sposati, vivevamo in un monolocale in periferia senza neanche la televisione, non un comfort e un conto in banca da fame, ma quando tornavo a casa dal duro lavoro prendendo due autobus trovavo te, bella e venticinquenne, ad aspettarmi.”

La moglie prontamente risponde: “La cosa si risolve facilmente. Basta che ti trovi una bella venticinquenne io farò in modo che per te si realizzi anche il resto!”

Il medico e le infermiere

Nell’ospedale è da poco arrivato un nuovo medico, che si fa presto la fama di essere scortese, arrogante e dispotico fra le infermiere. Quattro infermiere stanno infatti parlando e tutte si lamentano. Ad un certo punto una fa: “È talmente insopportabile che l’altra notte quando ero di guardia sono andata nel suo ufficio e gli ho messo dell’ovatta nello stetoscopio, chissà quando se ne accorge!”

La seconda: “Anche io qualche sera fa sono andata nel suo ufficio e gli ho tolto le pile dal cercapersone, chissà quando se ne accorge!”

La terza: “Anche io una settimana fa sono andata nel suo ufficio, ho trovato dei preservativi nel suo cassetto e li ho bucati uno ad uno, chissà quando se ne accorge!”

La quarta sviene.

Relatività

Due amiche si vedono dopo San Valentino e si chiedono reciprocamente come è andata.

La prima racconta: “Un disastro! Appena mio marito è tornato a casa ha ingurgitato in tre minuti la cenetta che avevo preparato per tutto il giorno, mi ha portata a letto dove ha risolto la cosa in ancora meno tempo e quando ha finito non ha fatto in tempo ad appoggiare la testa al cuscino che già russava…”

La seconda: “A me invece è andata benissimo, appena sono tornata a casa mi ha portato in taxi in un ristorante bellissimo, dopo una cena meravigliosa abbiamo fatto una lunga passeggiata romantica fino a casa dove si è prodigato in un’ora di preliminari ed un’ora di sesso, ma soprattutto, non ci crederai, dopo è rimasto sveglio ad ascoltare come mi era andata la giornata!”

Nel frattempo i due mariti, che sono anche loro amici, si incontrano e anche loro si chiedono come è andata la serata.

Il primo: “Una meraviglia, sono arrivato a casa e lei aveva preparato una cena buonissima, dopo cena subito una gran bella scopata, dopo la quale ho dormito come un bambino per tutta la notte!”

Il secondo: “Per me è stato un disastro. Tornando a casa in un tamponamento del cazzo ho rovinato la sua macchina, l’ho lasciata dal carrozziere e sono arrivato a casa tardi, non avevo il tempo di preparare niente, non avevo un regalo e dovevo nasconderle l’incidente, quindi mi è toccato portarla in taxi in un ristorante. Il conto era talmente salato che non mi sono potuto permettere un taxi per tornare a casa e ce la siamo dovuta fare tutta a piedi, una volta a casa ero talmente stanco e stressato che mi ci è voluta un’ora buona per farmelo diventare duro e altrettanto per venire. Dopo ero così incazzato che non riuscivo a dormire e mi sono dovuto ascoltare una valangata di stronzate sui suoi problemi di lavoro…”

Mi scusi

Nel corridoio di un hotel un uomo di fretta gira l’angolo e sbatte contro una ragazza, colpendola al seno. Lei si ritira dolorante e lui prontamente: “Mi scusi signorina, ma se il suo cuore è morbido come il suo seno so che mi perdonerà.”

Lei lo squadra e risponde: “Beh, se il suo uccello è duro come il suo gomito, può farsi perdonare alla stanza 212!”

Se mi dai…

In uno scompartimento del treno ci sono due uomini e una bellissima ragazza. Cominciano a parlare fra di loro e i due cominciano a portare la conversazione su argomenti piccanti. Lei sta al gioco, tanto che ad un certo punto propone: “Se mi date 10 euro a testa vi faccio vedere le gambe.”

Fra i due basta uno sguardo d’intesa, aprono entrambi il portafogli e danno una banconota ciascuno alla ragazza, che li prende e lentamente solleva la gonna rivelando un gran bel paio di gambe. I due si complimentano con lei, che rincara: “Se mi date 20 euro a testa vi faccio vedere il seno.”

I due non aspettano un secondo ad allungarle le banconote richieste, lei le prende e abbassa la scollatura mostrando per un attimo il seno. I due sono eccitatissimi e lei prosegue: “Aspettate…” Guarda fuori dal finestrino come per controllare che non ci sia nessuno, il treno sta entrando in una città e comincia a rallentare. “Veloci: se mi date 50 euro a testa vi faccio vedere dove mi hanno operato di appendicite l’anno scorso.”

I due allungano al volo le banconote, lei le mette in borsetta, aspetta ancora ricontrollando il finestrino e qualche secondo dopo indica fuori: “Ecco, è stato là, in quell’ospedale!”

In un momento di crisi

In un momento di crisi alla banca dello sperma lanciano una nuova iniziativa: pagano 50 euro per ogni “donazione”. La cosa richiama ovviamente molta gente e fuori dalla porta dell’ambulatorio si forma una lunga fila di baldi uomini pronti a donare.

All’improvviso fa la sua comparsa una ragazza che va dall’ultimo della fila e a gesti chiede se può passare avanti. Lui perplesso la fa passare. Così il secondo, il terzo e così via. La ragazza arriva davanti alla porta e quando esce il donatore precedente si infila dentro.

Quando dopo pochi minuti lei esce con 50 euro in mano e tutti la guardano in silenzio, si sente in dovere di giustificarsi: “Grazie a tutti di avermi fatto passare. E scusatemi, ma non riuscivo a parlare con la bocca piena…”

Primati

In un piccolo paesino un ragazzo che fa tanto il bullo e ha la fama di grande scopatore comincia a puntare una ragazza molto carina, ma che ha la fama di essere molto casta. Dopo un lungo pressing di corteggiamento riesce a portarsela a letto.

Subito dopo la prestazione lui, con poca signorilità, commenta: “Certo che da quello che ho sentito non sono certo stato il primo…”

Lei lo guarda con un pizzico di compassione: “E da quello che ho sentito io non sarai neanche l’ultimo!”

Parlare educato

Un dirigente di una grande azienda ha appena assunto un nuovo giovane assistente che si rivela un grande lavoratore, che mette tantissimo impegno nel lavoro, saltando anche le pause pranzo.

Da un po’ di tempo però nota che non solo ha cominciato a fare le pause pranzo, ma ritorna anche tardi in ufficio e gli sembra che abbia un atteggiamento strano.

Chiama quindi un responsabile della sicurezza e gli chiede se con grande discrezione possa pedinare l’assistente per capire cosa fa durante le pause pranzo e se non è coinvolto in qualcosa di losco.

Dopo qualche giorno il responsabile della sicurezza si presenta per il suo rapporto.

“Allora dottore, il nostro uomo esce con regolarità alle 13, va a casa sua e scopa con sua moglie due o tre volte, poi torna in ufficio alle 15 o alle 15:30 a seconda di quante volte l’ha scopata.” Poi fa una pausa come se si aspettasse una reazione.

Il dirigente lo guarda perplesso e risponde: “Beh, nulla di male in fondo…”

L’altro evidentemente imbarazzato chiede: “Dottore, dopo tanti anni che ci conosciamo posso darle del tu?”

“Ma certo,” risponde lui.

“Allora forse ci capiremo meglio. Il nostro uomo esce con regolarità alle 13, va a casa tua e…”

Leggi di mercato

Un signore elegante si siede su una panchina di un parco in cui è già seduta una bellissima ragazza.

“Scusi se mi permetto,” fa lui, “ma sarebbe disposta a venire a letto con me per 100 euro?”

Lei allibita risponde: “Certo che no!”

“E per 200?” Insiste lui.

“Le ho detto che non ci verrei!”

“Mille?”

Lei lo squadra, in fondo è un bell’uomo. “Beh, per mille…”

“Allora glie ne do 50.” Fa lui subito.

Lei si alza in piedi: “Ma come si permette! Chi crede che io sia?”

“Lei è quello che abbiamo appena stabilito essere.” Risponde lui calmo. “Ora contrattiamo sul prezzo.”