Berlusconi all’inferno

Un giorno Silvio Berlusconi muore per un improvviso attacco cardiaco e finisce di filato all’inferno, dove Belzebù lo sta aspettando.”Non so cosa fare”, esordisce il Diavolo, “Sei nel mio elenco ma on ho più posto per te. D’altro canto devi obbligatoriamente stare qui.”

Dopo averci pensato su, il Diavolo prosegue: “Sai cosa faccio? Ho due o tre persone che non sono state tanto cattive quanto te. Ne lascerò andare una e tu ne prenderai il posto. Anzi, ti lascio addirittura scegliere quale liberare”.

A Silvio la proposta sembra accettabile e cosi il Diavolo apre la prima porta. Li dentro, in una grande piscina, nuota Bettino Craxi che si immerge ripetutamente tentando di portare in superficie un immenso e sfavillante tesoro, riemergendo pero sempre desolatamente a mani vuote. E si immerge e riemerge, e ancora e ancora. Questo è il suo destino all’ inferno.

“No” dice il Cavaliere “non ci siamo, non sono un gran nuotatore. E poi a mani vuote non posso restare, non potrei fare questo per l’eternità'”.

Il Diavolo lo conduce nella stanza successiva dove trovano Francesco Cossiga, che con un enorme piccone deve frantumare giganteschi massi di pietra durissima; e poi altri ed altri ancora.

“No, sai che ho un problema alla spalla, mi farebbe male picconare per l’eternità”.

Il Diavolo apre la terza porta.

All’interno, l’ex presidente degli U.S.A. Bill Clinton, sdraiato sul pavimento, con le braccia dietro la nuca e le gambe larghe; china su di lui c’è Monica Lewinsky intenta nell’ormai famosa attività.

Berlusconi osserva incredulo e dopo un po’ dice sorridendo: “Si, si può fare, vada per questo”.

“OK” dice il Diavolo, “Monica: puoi andare!”

Festa in paradiso

San Pietro, stanco della solita vita, manda gli apostoli sulla terra a cercare del materiale per organizzare una festa. Tornati in Paradiso:

“Andrea cosa hai portato?” “Ho portato del vino”

“E tu Giacomo?” “Io ho portato della birra”

“E tu Giovanni?” “Ho trovato sigarette di contrabbando”

“Tu Filippo?” “Marijuana”

“E tu Bartolomeo?” “12 pastiglie di exstasi”

“Tommaso, cosa hai portato?” “Ho portato dell’hascish”

“Tu Matteo?” “Ho trovato della cocaina”

“Giacomo, tu?” “Io ho portato l’eroina”

“Tu Simone?” “Io ho trovato 12 ragazze ungheresi”

“E tu Giuda, cosa hai portato?” “La polizia…”

Il preservativo dell’organista

La Signorina Bea, organista della parrocchia, aveva ottant’anni e non era mai stata sposata. La apprezzavano tutti per la sua dolcezza e i modi gentili.

In un pomeriggio di primavera il parroco andò a farle visita ed ella lo ece accomodare nel suo salotto in stile vittoriano mentre gli preparava una tazza di te. Seduto di fronte al vecchio organo il giovane prelato notò che sopra vi era posata una ciotola di vetro piena d’acqua.

Incredibilmente sulla superficie galleggiava… un preservativo. Immaginate la sorpresa e la curiosità del povero prete!

Poi rientrò la padrona di casa con te e pasticcini e cominciarono a chiacchierare. Il parroco per un po’ cercò di reprimere la sua curiosità riguardo la ciotola piena d’acqua e quello che ci galleggiava, ma ben presto non
resistette più e chiese: Signorina Bea, che cos’e quello?” indicando la ciotola.

“Ah, già” lei rispose “Non è meraviglioso? Stavo passeggiando in centro lo scorso autunno e ho trovato una scatolina per terra. Le istruzioni dicevano di metterlo sull’organo, tenerlo bagnato e avrebbe prevenuto le malattie. E sa una cosa? Per tutto l’inverno non ho avuto neanche un raffreddore!”

Una suora dal ginecologo

Una suora dal ginecologo: “Dottore, ho un problemino: quando faccio il bidè, mi ritrovo in mano dei francobolli blu!! E’ grave?”

“Allora, mi faccia vedere…” Risponde il ginecologo.

“Ci sono? Li vede?”

“He he sorella! Li vedo, li vedo. Questi non sono francobolli: sono bollini Chiquita…”

Le quattro suore

Quattro suore in macchina hanno un incidente gravissimo e muoiono contemporaneamente. Contemporaneamente si presentano da San Pietro alle porte del paradiso.

San Pietro chiede alla prima: “Sorella, la tua anima è pura?”

Lei risponde: “Purtroppo no. Anni fa ero in una missione dove accogliemmo un esploratore malato. Era un bellissimo ragazzo. Io mi occupai di lui una notte e mentre dormiva non resistetti… alzai la coperta e lo guardai.”

San Pietro risponde: “Sei pentita di quello che hai fatto?”

La suora: “Oh sì!”

San Pietro indica una piccola acquasantiera: “Lavati gli occhi immondi dal peccato ed entra in paradiso.”

La prima suora si lava gli occhi ed entra in paradiso.

Pietro chiede alla seconda suora: “Sorella, la tua anima è pura?”

La seconda suora: “Purtroppo no. Ero anch’io in quella missione. Anch’io mi occupai di quel bell’esploratore una notte. Ed anch’io non resistetti: alzai la coperta e lo toccai…”

Pietro la interrompe: “Ma è gravissimo!”

La suora ribatte: “Sì, lo so, e me ne sono pentita per tutta la vita!”

Pietro allora indica la piccola acquasantiera e dice: “Sorella, lavati la mano immonda dal peccato ed entra in paradiso.”

La seconda suora si lava la mano ed entra in paradiso.

Pietro sta per rivolgersi alla terza suora, quando la quarta chiede: “Scusi, Pietro, posso sciacquarmi la bocca prima che suor Maria faccia bidè?”